Nessuno si aspettava che la scrittrice sudcoreana Han Kang vincesse oggi il Nobel per la Letteratura. È il secondo in assoluto nella storia del Paese asiatico, dopo quello per la Pace vinto nel 2000 dall’ex presidente sudcoreano Kim Dae-jung. Non lo pronosticavano le librerie, prese d’assalto e mandate in tilt da migliaia di richieste per il suo La vegetariana. E lei stessa non se lo immaginava neanche lontanamente. Tanto da venire sorpresa dalla chiamata del segretario permanente dell’Accademia reale svedese Mats Malm poco dopo che aveva finito di cenare col figlio. Proprio Kang, in un’intervista telefonica con il comitato del Premio, ha confessato di essere «stupita», tanto quanto lo era il figlio.
Una chiamata inaspettata
«Stava trascorrendo una giornata normale, non era preparata per questo». Questo è il racconto di Mats Malm, confermato poco dopo dalla voce ancora emozionata della nuova Premio Nobel per la Letteratura. Dopo aver raccontato di essere stata presa alla sprovvista in un momento di normalissima quotidianità, Han Kang ha ringraziato per il riconoscimento: «Sono davvero onorata e apprezzo molto il vostro supporto. Tutti i libri che ho letto fin dall’infanzia sono stati per me una fonte di ispirazione». Atteggiamento forse troppo modesto per chi con la sua penna ha saputo trasmettere, secondo i segretario dell’Accademia reale svedese Anders Olsson, «una consapevolezza unica delle connessioni tra corpo e anima, vivi e morti». Il tutto con uno stile «sperimentale» da vera innovatrice.
L’assalto alle librerie
Inutile dire che un successo di queste dimensioni, in un Paese come la Corea del Sud, può avere delle conseguenze non banali. Se è vero che un Premio Nobel non è paragonabile al famoso “battito di ali di farfalla”, quello che si è scatenato sui siti delle maggiori librerie è stato un vero e proprio tsunami. I siti dei due più grandi negozi online sono andati in crash. Le richieste erano troppe, tutte insieme e creavano un traffico internet insostenibile. Molti funzionari dei centri parlano di «numerose lamentele degli utenti», che non riuscivano ad accedere ai siti e, quando finalmente entravano, «le pagine caricavano troppo lentamente». Il problema è stato l’effetto sorpresa: «Non prevedevamo che Han Kang vincesse il premio. Non abbiamo scorte dei suoi libri». Ecco allora che scatta una nuova corsa, quello alle scorte: «Abbiamo già contattato i suoi editori».
Addirittura nel centro di Seoul il principale punto vendita di Kyobo, una delle due maggiori librerie del Paese, ha dovuto allestire in fretta e furia un angolo speciale dedicato esclusivamente all’autrice. Decine e decine di copie di La vegetariana sono comparse su un tavolo, davanti al cartello «Premio Nobel 2024 per la Letteratura». Sul sito di quella stessa libreria, il romanzo di Han Kang ha monopolizzato le classifiche dei bestseller occupando dalla prima alla nona posizione. Uno tsunami letterario.
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