Dopo mesi di proteste, il parlamento del Bangladesh è stato sciolto per lasciare spazio alla formazione di un governo provvisorio. A capo della nuova formazione ci sarà il premio Nobel Muhammad Yunus, che ha ha accettato di guidare il governo ad interim del Bangladesh in qualità di consigliere principale, dopo un incontro tra il presidente Shahabuddin, i capi delle tre forze armate, i leader di vari partiti politici, i rappresentanti della società civile e i leader del movimento Studenti contro la discriminazione. Yunus ricoprirà il ruolo di Chief Adviser, la funzione di capo del governo per 90 giorni durante la transizione tra un governo eletto e il successivo.
Le proteste
Lo Stato dell’Asia sudorientale, stretto tra l’India e Myanmar, era da tempo scosso da violente manifestazioni di piazza contro i politici in carica, accusati di aver abusato delle istituzioni per restare al potere e reprimere il dissenso, anche uccidendo attivisti dell’opposizione. In particolare, ad animare le proteste erano stati gli studenti. Contrari soprattutto a una legge che istituiva un sistema di quote per l’accesso agli impieghi pubblici. Secondo gli oppositori, infatti, conferiva un vantaggio sproporzionato ai discendenti di chi ha combattuto nella guerra d’indipendenza (dall’India del 1971).
Il «sì» di Yunus
Le proteste e la dura repressione da parte delle forze di polizia è proseguita anche dopo che che la corte suprema ha cancellato la legge. Yunus, secondo quanto ha raccontato una fonte attendibile al Daily Star, ha spiegato: «Quando sono stato contattato per conto degli studenti, all’inizio non ero d’accordo. Ho detto loro che avevo molto lavoro da finire. Ma gli studenti me lo hanno chiesto ripetutamente». «Se gli studenti possono sacrificarsi così tanto, se la gente del paese può sacrificarsi così tanto, allora anch’io ho una certa responsabilità. Poi ho detto agli studenti che posso assumermi la responsabilità», ha aggiunto.
Il bilancio
Il bilancio dei morti durante i violenti disordini scoppiati ieri, dopo la destituzione della premier Sheikh Hasina, è salito a 109. Nel frattempo, l’ex premier e leader dell’opposizione in Bangladesh, Khaleda Zia, è stata rilasciata dopo anni di arresti domiciliari. E L’Alto commissario Onu per i diritti umani Volker Türk ha lanciato un appello: «La transizione del potere in Bangladesh deve svolgersi pacificamente, nel rispetto dei diritti umani, ed i responsabili dell’uccisione di centinaia di persone e del ferimento di migliaia dovranno risponderne».
Chi è Muhammad Yunus
Soprannominato «il banchiere dei poveri», Yunus è un economista e banchiere, ideatore e realizzatore del microcredito moderno. Nacque in Bangladesh nel 1940, e studiò economia. Divenne poi professore all’Università di Boulder, Colorado, e alla Vanderbilt University di Nashville, Tennessee. Ha diretto, in seguito, il dipartimento di Economia dell’Università di Chittagong, principale porto mercantile del Bengala.
Il Nobel
Il punto di svolta arriva nel 1977, quando fonda la Grameen Bank, un istituto di credito indipendente che pratica il microcredito senza garanzie. E che dunque include tutti gli esclusi dai circuiti bancari tradizionali. Il meccanismo ha dato un supporto economico indispensabile a numerose comunità agricole e a piccole aziende familiari, non solo in Bangladesh. Per il suo impatto rivoluzionario e il suo impegno a uno sviluppo «dal basso», Yunus ha ricevuto nel 2006 il Nobel per la Pace. E adesso, la sua incredibile biografia sta dare vita a un nuovo capitolo.
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